mercoledì 31 ottobre 2007

Buona notte

Quella musica lieve sentita in lontananza lo riportò a quella sera all'Auditorium. Fuori pioveva ma decisero che sarebbero andati a piedi, in fondo si trattava di pochi isolati. All'andata i discorsi erano i soliti: lo studio, gli esami e quel sano pettegolezzo che tanto anima sempre e da sempre la vita. Poi il concerto e con Händel e Bach quella sana commozione indotta dal bello e dall'immortale. Quando uscirono fu lei ad aver l'ardire di prendergli la mano. Camminarono in silenzio lasciando che sconosciuti scambi di energia attraverso quelle mani suscitassero emozioni nuove. La melodia è terminata ma mai lo sarà il ricordo di lei, di noi, quella sera. Buona notte piccolo caschetto biondo.

martedì 30 ottobre 2007

Grattacieli no grazie

Per coloro che non vivono a Torino poco importa se in questa città si pianifichi la costruzione di uno, due, o cento grattacieli. A noi torinesi invece importa.

Torino ha un colpo d'occhio dal proscenio della collina e cioè dal Monte dei Cappuccini, dal Colle della Maddalena e dal Parco Europa a Cavoretto, che la rende unica e inimitabile per via del corollario delle Alpi. Un tappeto quasi omogeneo di costruzioni che invoca, ebbene sì, un quadro dell'ottocento.

Atteso che lo sviluppo urbanistico verticale pur non proprio e non appartenente per cultura, storia, tradizione e fin necessità al vecchio continente è stato e ancora viene gradualmente dismesso da tutte quelle città che hanno pur, per un momento, accarezzato il sogno (quasi fallico) della manifestazione di grandezza e possenza con la costruzione di grattacieli, Torino, che più di ogni altra dovrebbe difendere l'armonia e l'eleganza del suo contesto urbano, sembra invece decisa a rovinarlo.

A Parigi almeno ebbero il buon gusto di creare il quartiere moderno della Défense ai margini della città e per quanto non prosegua in quella direzione è e rimane obbrobrioso lo skyline della città dall'Arc de Triomphe che da un lato, attraverso gli Champs-Elysées prima e i giardini des Tuileries poi ha un cono prospettico verso l'Arc de Carrousel e il Louvre, meraviglioso mentre, dall'altra, appunto, spicca per cattivo gusto quella sorta "di coso" che è la Défense.

Mi auguro davvero che i cittadini abbiano almeno modo di esprimere il loro pensiero al riguardo e -soprattutto- mi auguro abbiano la sensibilità di capire ciò di cui Torino NON ha necessità alcuna.

Dov'è Par Par Lay?

Volentieri faccio mia la richiesta di Homing Pigeon nel suo post odierno Dov'è Par Par Lay? volta ad allargare, in rete, il Tam Tam di coloro che non stanno zitti.

Di coloro -e se vogliamo siamo una forza- che parlano per quegli altri che non possono. In Myanmar come altrove.

lunedì 29 ottobre 2007

La politica al femminile

Ammetto di non conoscere l'Argentina sotto ogni profilo. Non credo tuttavia che il costante successo nella vita politica da parte delle donne possa venir ascritto -in quel Paese- al solo caso. Non è un caso che nel corso delle elezioni presidenziali svoltesi in questi giorni l'antagonista all'attuale e ampiamente votata Presidente Cristina Fernandez de Kirchner, fosse anch'essa una donna (Elisa Carriò).

Mi fa parecchio sorridere quando qualcuno in questo Paese clerical oscurantista, vetero codinista, bigotto e pusillanime, sorride con scherno di fronte a realtà politiche che vedono le donne in prima fila a prescidnere dalla loro collocazione politica. Mi fa sorridere perché, al riguardo, anche nella peggiore delle ipotesi, la più sciagurata delle iatture in uno alla peggior disgrazia possa occorrere, vorrete mica farmi credere che la signora in questione riesca in un sol colpo esser peggiore del miglior rappresentante dell'attuale compagine politica. Via su.

venerdì 26 ottobre 2007

Felice senza mela

C'è una ragione per cui mai mi avvarrò dei sistemi Apple, anzi, ve ne sarebbe più d'una se penso a quanto mi venne a costare nel 2002 il primo iPod che naturalmente si ruppe appena terminata la garanzia e mi dissero che non conveniva ripararlo, morale: credo 460 euro di allora buttati...

Mentre gli iPod dei miei conoscenti continuarono graziosamente a rompersi o, al meglio, a far di testa loro in barba ai pretesi comandi del proprietario, io, poco alla volta allontanai l'idea di acquistare un desktop (computer fisso) ma più ancora un notebook (computer portatile) di quella casa che, con buona evidenza, continua ad assemblare i suoi prodotti nello stesso garage dove Jobs & Wozniak diedero vita alla Apple Computer.

Oggi infine ricevo una email (mi conservano da allora gelosamente nei loro archivi) che nel pubblicizzare il nuovo Mac OS X Leopard recita tra il resto: ""Il nuovo Mac OS X Leopard: il sistema operativo più avanzato del mondo da oggi è ancora più perfetto"".

Chi mi legge vorrà giustificare il mio definitivo allontanamento da costoro perché non vedo come possano aver ben operato se, tra il resto, i loro corrispondenti italiani son ricchi di un ""più perfetto"" nel loro vocabolario. Pussa via Apple.

giovedì 25 ottobre 2007

Avvocati compresi

Curiosa questa abitudine da ultimo in voga che potremmo definire: "del ritratto". Ecco, per coloro i quali il pensiero fosse con immediatezza corso verso leggiadre pennellate su tela volte a imprimere, nel ritratto, arcani sguardi piuttosto che eteree gote, no, non a quell'arte mi sto riferendo.

Mi riferisco infatti al meno aulico far macchina indietro di fronte alla precedente confessione di un delitto. Si parte da quei simpatici coniugi che nel massacrare i vicini di casa si son evidentemente dimenticati che uno, per sbaglio, è sopravvissuto e li ha dunque visti, per finire alla mamma stressata (si dice così?) che incapace di mollare un ceffone al figlio o alla figlia con promessa di secondo manrovescio se per caso osa piangere o peggio lamentarsi, lo uccide, la spinge giù dal balcone, li annega. Poverina.

"Tanto poi ritratto" sembra esser divenuto da ultimo il 'leit motiv' forse suggerito da avvocati di quint'ordine sull'onda del successo di politici di quart'ordine. Ancora manca l'accusa al giudice per esser stati fraintesi e poi il quadro (che non è una tela) è perfetto. Speriamo tutti trovino quella pace e quella serenità che evidentemente è loro necessaria all'ombra della grata di una cella che li inchioda là per vent'anni. Tutti. Avvocati compresi.

martedì 23 ottobre 2007

Appena un cenno

Le spalle ricurve, la bocca ferma in un sorriso senza ragione e lo sguardo cisposo ormai spento. Guardavi quel cespuglio ingiallito dall'autunno e dall'incuria in un giardino che come quei cani randagi da sempre, ha colori e forme indefinite. Seduto là da solo e talmente lontano nei tuoi pensieri che il tuo corpo sembrava essere senz'anima, ti guardavo curioso in attesa.

Ti guardavo anche mentre chiudevano un telo su quegli occhi cisposi azzurri e vitrei. Gemme di mare perse nell'infinito e pensieri dissolti nell'oblio. Un'anima che vola verso la luce mentre io, qui, cretino e solo, ancora aspetto un cenno per venire con te.

lunedì 22 ottobre 2007

Ci vuol fegato

Come annuncia il titolo: ci vuol fegato a proporre un disegno di legge che preveda una madornale gaffe come l'art. 7 (attività editoriale su internet) del DDL 3 Agosto 2007. Quell'articolo infatti prevede, senza troppi chiarimenti, che al "Registro degli operatori di comunicazione" (di cui all'art. 6 comma 1) debbano iscriversi anche coloro che svolgono attività editoriale a mezzo internet (e ciò rileva anche ai fini dell’applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa).

Svolgere "attività editoriale" è pubblicare uno scritto. Sia esso l'atto di un convegno, un articolo, una rivista, un libro o un insieme di libri: una collana. "Attività editoriale" è altresì la pubblicazione di questo scritto su questo blog...

Già i blog e ora? Ora nulla non solo per la veloce retromarcia dell'autore del DDL Ricardo Franco Levi di professione giornalista, il quale si è affrettato a precisare che nell'art. 8 la patata bollente era previsto passasse all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni giacché ad essa viene demandata l'individuazione di coloro ai quali spetterebbe iscriversi al sopra citato Registro ma anche perché il suddetto "giornalista" verrà messo velocemente a tacere prima che una nuova spina (ancorché piccola) vada a conficcarsi nel fianco già martoriato di questo Governo

venerdì 19 ottobre 2007

I have a dream

L'esilio. Ecco cosa ci manca. E' da accarezzare questa ipotesi che trova particolare credito nei regimi totalitari o in quelle monarchie dinastiche quando non è ben chiaro l'asse secondo cui il regno debba andare a questo o quello. Colonnelli, dittatori, guerrafondai, pazzi squinternati...

Tra Caio e Tizio dopo uno scontro titanico senza esclusione di alcun colpo dove a ritroso si risale sino alla terza generazione scarnificando il passato setacciando fatterelli da mercato rionale per annientare e nel contempo sobillare, ecco che alla fine per un pugno di voti vince uno dei due. L'altro, per coerenza, dovrebbe esiliarsi da solo. Non lo fa? Ce lo mandiamo noi.

Via, via di qui con la sua ciurma. Via a schiumar rabbia altrove dove è libero di organizzare il rientro in gran pompa se domani alle nuove elezioni o caduto per mano assassina l'attuale leader, dovesse disgraziatamente vincere. Nel frattempo però, noi, popolo bue, verremo finalmente graziati dalle contumelie, dalla speciosa polemica, dal "io detto mentre lui", dal considerare finito un governo pregando continui perché se no noi non sapremmo cosa fare al posto loro. E basta !!!!!!!

E il povero Vespa? Ah niente lui ha e sempre avrà il delitto dell'anno a cui pensare.

mercoledì 17 ottobre 2007

Ciao Zahra B.

Zahra B. ti sei tolta la vita perché angosciata dall'accusa e dal cercere. Zahra B. che studiavi medicina e hai usato il tuo velo per impiccarti vittima della vergogna, avrai già avuto modo, ora che vivi nella conoscenza, di capire quanto quella carezza al tuo fidanzato per ardimentosa potesse essere, era quanto nel resto del mondo ha peso e valenza diversa.

Avrai avuto modo di capire quanto effimero e caduco sia il divieto e quanto ottusa, gretta e meschina sia quella morale che di etico ha nulla ma vive e si plasma nelle tenebre della religione.

Ciao Zahra B. ora che il tuo fidanzato e la tua famiglia ti piangono, ora che il boia si batterà il petto ruttando gioia per il monito che il tuo gesto ha certamente impresso, cammini ormai lontana dallo squallore e dalla miseria di questo mondo. Che quell'altro mondo Zahra B. voglia riservarti l'affetto che questo ti ha negato.

martedì 16 ottobre 2007

Gli ultimi

Leggo di un giudice tedesco che ritiene i sardi -e quindi gli italiani- geneticamente predisposti allo stupro mentre non ho mai letto di un italiano che ritiene i tedeschi geneticamente predisposti allo sterminio. Leggo inoltre di un giudice americano che ritiene il nostro regime carcerario troppo duro per un mafioso mentre se un italiano afferma che a Guantanamo, gli americani, torturano (come torturano) i prigionieri iracheni, questi viene immediatamente bollato per un anti-americano. Un comunistaccio insomma.

Quel che però più mi fa specie, è che costoro infine nel nostro Paese vengono, soggiornano, mangiano bene, bevono meglio, sorridono alle ragazze e civettano con i ragazzi, ammirano, fotografano, fanno "Ohh" e "Wow" ad ogni pié sospinto, sognano un buen ritiro sulle nostre coste. Adorano le nostre campagne, sciano sulle nostre montagne e poi?

Poi si vede che tornano a casina loro, respirano l'aria mefitica e imbevuta di razzismo strisciante dei loro ambientini di merda e... Gli Italiani? Tutti brutti, neri e mangia-spaghetti.

lunedì 15 ottobre 2007

Un profumo

Quel profumo che ricorda estate, quel profumo che invoca ricordi e che mai più avevo avuto modo di sentire è qui, di fronte a me. E' un profumo giovane, ha capelli scuri, gli occhiali rettangolari ornati di nero, la carnagione chiara, i jeans, una maglia verde autunno e il suo è un sorriso fresco che non ricordavo. Mi piace la pronuncia che ha cadenze a metà tra il marchigiano, il toscano e l'umbro, la voce è dolce, gli occhi sorridono.

Nel nostro scambiar opinioni noto un fare d'altri tempi pur nel sostenre con garbo i suoi punti di vista. La sua cortesia è seconda al mio imbarazzo perché giunto il momento del commiato mi scopro senza argomenti per trattenerla ancora.

Rimane quel nell'aria la fragranza di quel profumo creduto perso nella memoria, lontano da schemi attuali e decisamente malinconico. Il cuor si stringe e io, sciocco, mi scopro a deglutire... Forse è il ricordo di una giovinezza perduta.

mercoledì 10 ottobre 2007

Eppure anch'io

Eppure, dopo, ho provato anch'io a puntare l'indice sforzandomi di deridere ma non m'è venuto. Quando la scorsa domenica di primo pomeriggio ho udito il Ministro dell'Economia e Finanze Padoa Schioppa dire a proposito dell'ipotesi paventata da qualcuno circa l'astensione dal pagamento delle tasse, ""Dovremmo avere il coraggio di dire che le tasse sono una cosa bellissima perché contribuiscono a beni indispensabili come salute e scuola"", ho immediatamente pensato che la sua fosse un'affermazione bellissima.

Egli ha oviamente aggiunto che altra legittima cosa è la protesta (anche veemente aggiungo) quando la qualità e l'efficienza dei Servizi da parte della cosa pubblica viene meno ma pagare le tasse è quasi un obbligo morale oltre che civico. Non dovrebbe nemmeno sfiorare l'ipotesi di non pagare il dovuto giacché, in quel caso, con quale coscienza andrei a chiedere Servizi migliori. Con quale coscienza andrei a sedermi al tavolo degli onesti? La schiena ritta, il capo alto: senza alterigia ma con orgoglio è bello sentirsi parte pro-attiva della collettività.

Invece no. Tutti ma proprio tutti han puntato l'indice e l'han deriso come nemmeno si farebbe se il Ministro fosse un povero imbecille. Son solo io dunque ad essergli solidale?

martedì 9 ottobre 2007

Grazie Karolinska Institutet

Ieri i media online prima e i notiziari televisivi poi han dato ampio risalto all'assegnazione del Premio Nobel per la medicina al professor Mario Renato Capecchi tra gli altri.

La soddisfazione di un Nobel si allarga come è giusto a comprendere anche il Paese nel quale egli vide la luce ma finisce lì. Non possiamo né batterci il petto più di tanto e nemmno intonar la solfa pur vera dei ricercatori che fuggono. Possiamo invece sì, dolerci un poco per la dimenticanza dell'italiano da parte dello scienziato (che rimane la sua madrelingua) mentre dovremmo, a mio avviso, plaudire il comitato dell'Istituto Karolinska per aver dato a intendere quale sia il cammino che la scienza è bene percorra.

Perseguire lo studio delle cellule staminali con l'obiettivo di raggiungere risultati che mettano anche un solo malato nella condizione di vivere meglio ovvero permetta a un mieloleso di alzarsi dalla sua carrozzina mentre si va a consentire cure preventive affinché mai più -ad esempio- ricorrano malattie genetiche, è perseguire la strada della luce contro le tenebre clerical conservatrici dell'ottusità, dell'ignoranza e della pochezza.

lunedì 8 ottobre 2007

Di ritorno

Eccomi qua. In ritardo rispetto ad orari che mentalmente mi son dato ma eccomi infine. Devo dire che ieri sera nel rileggere a ritroso questi miei post ho verificato come in essi, là ove il riferimento agli accadimenti quotidiani attiene in modo puntuale alla vita politica, manifesta sia la noia quando non anche la totale incomprensione della loro essenza.

Da un lato ciò mi porterebbe a voler sempre concedere alla mente la libertà di volare verso quell'immaginario frutto di vita vissuta tesa al fantastico, mentre, d'altro lato, mi suggerisce di mantener fede al manifesto di apertura di questo blog che vuole -l'affabulare- un mezzo per ""...esprimere sentimenti o anche solo la voglia di parlarsi addosso..."".

Da qui a venire quindi credo non farò ulteriore cenno all'imbecillità di questo o quel politico a meno che la loro grettezza sia talmente universale e sempiterna (cfr. Andreotti) che anche a distanza di anni tanto il loro picciol dire quanto le loro dannose gesta, continui a mieter danni: vessando e rovinando, sprecando e insultando.

Farò invece, questo sì, cenno alla grandezza dell'uomo e se questo come la precedente iperbole sarà solo, né può esser altrimenti, in virtù del mio sentire, starà a chi ha la bontà e voglia di leggermi, confutarlo.