giovedì 20 settembre 2007

In vacanzaaaa

E' giunto il momento. Anch'io, acerrimo nemico delle vacanze agostane, prendo qualche giorno di vacanza (non ho mai chiamato ferie quelle che son vacanze e non semplice astensione dal lavoro). A dire il vero il mio mese ideale è Ottobre ma quest'anno ho dovuto anticipare di dieci giorni.

Se credete, se potete, se volete... Ancora qui a partire dal prossimo 8 Ottobre. Fate i bravi ragazzi !!!

mercoledì 19 settembre 2007

Ricordi...

Girata la chiave questa non ha aperto la porta ma tolto le mandate e quella stretta allo stomaco che sai foriera di cattive nuove stringe sempre più. L'alloggio è in ombra e per quanto sia quasi estate: freddo. Passo con la mano sulle cose che so più tue che mie quasi a circondarle con una carezza che so inutile e forse stolta. So bene che se apro il tuo armadio questo confermerà il mio sentire quindi cerco elementi che provino l'esatto contrario: c'è questo e dunque tarderà soltanto, non avrebbe mai lasciato quest'altro... Peccato non ne trovi o ne trovi qualcuno che credevo importante e scopro non esserlo. Mi siedo e guardo il riflesso di un tramonto uguale a mille e diverso da tutti ed è ormai sera quando il buio che copre ogni cosa mi sorprende solo, triste e disperato.

martedì 18 settembre 2007

Non sempre colpevole

Se non ho capito male, cosa peraltro probabile, e se le informazioni (scarne) fornite dalla stampa circa la sentenza della Cassazione secondo la quale, come titolano in breve stamane tutti i quotidiani, è legittimo licenziare chi parla male dell'azienda presso la quale opera e o dell'operato dei propri colleghi, potrebbe non essere così provocatoria come si vorrebbe fosse.

In altre parole se la generica maldicenza piuttosto che il dire denigratorio verso l'azienda in generale è a opera dell'usciere è un conto, se è il fare di un dirigente è altro conto. E' altro conto perché il danno di immagine arrecato in uno col rendersi in parte correo di una situazione gestionale forse non palesemente felice, lo rende colpevole di gratuita diffamazione. Questa la mia interpretazione.

Se però così non fosse e se ne scaturisse il divieto di denunciare situazioni di abuso, sperpero, mal organizzazione, cattiva gestione e se provato il venir messi nella condizione di non poter intervenire, io credo che in quel caso il dipendente -a qualsiasi livello egli operi- andrebbe giuridicamente tutelato piuttosto che condannato.

lunedì 17 settembre 2007

In che misura prevenire?

Facendo debite premesse in ordine al non conoscere con puntuale esattezza i fatti di contorno alla notizia che vuole una ragazza di Chicago: Deborah Lindner si sia sottoposta a una mastectomia completa in via squisitamente preventiva giacché a rischio cancro, credo sia da vagliare molto bene cosa significhi e cosa si intenda per "prevenire".

Perché, allora, non avere anche le ovaie asportate? Perché, a titolo squisitamente preventivo, non iniziare un ciclo di chemioterapia (molto leggera per carità)? Se è vero che la natura non va incoraggiata e che di certo la prevenzione sia da auspicarsi sempre, è anche vero che prevenire non può e non deve avere portate dal raggio così ampio da mettere in discussione la stessa vita. Tanto varrebbe operare di tonsille, ernia e appendice tutti i bambini alla nascita... Sottoporsi a interventi preventivi come questo è un po' come sfidare la natura ritenendo di essere più saggi e migliori. Le auguro davvero di aver ragione ma ne dubito.

venerdì 14 settembre 2007

Magnifico? Sì Lorenzo de' Medici

Molto mediterraneo il fare delle Università italiane. A parte il tutto discutibile vezzo di aver arbitrariamente reso a numero chiuso alcuni corsi di laurea senza la copertura normativa che sarà pur evidentemente loro concesso ma di certo, se ne vorrà convenire, è prassi opinabile. A parte ciò, dicevo, nelle interviste rese da qualche rettore circa gli errori alla prova per l'accesso ai corsi di laurea in Medicina, i commenti son stati tra i più fantasiosi. 'Sì beh di fatto ciò non altera l'esito della prova', oppure, 'uhm non è colpa nostra e il fatto che gli errori fossero generalizzati ha praticamente messo gli studenti sullo stesso piano'.

Argomentazioni davvero interessanti che autorizzerebbero gli studenti ritenere l'Università e chi la conduce di certo qualcosa non atto a sublimare la cultura e non volto all'insegnamento di principi, norme e cose che li mettano un giorno nella condizione di agire, condurre e amministrare il Paese in modo onesto, chiaro e consapevole. Rettori, siete molto meno che magnifici.

giovedì 13 settembre 2007

Dialoghi nella notte

Il mio imbarazzo nel rispondere al tuo sguardo era appena secondo al malessere che avvertivo perché impotente e incapace di rispondere al richiamo del tuo sguardo. Ci siamo guardati per pochi secondi, fermi entrambi, quasi prigionieri di un misterioso incantesimo dove il primo che si muove spezza il filo di quel discorso muto eppure a noi sì chiaro.

Ho deglutito perché sentivo il magone salire e tu, per primo, hai abbassato lo sguardo e voltando lentamente il capo ti sei allontanato, lento. La coda bassa, l'incedere esitante quasi a sperare di udire un mio richiamo. Quando ti sei voltato prima di girare l'angolo io ero ancora là come un palo idiota sul quale fare un po' di pipì. Ero ancora là col cuore gonfio e gli occhi lucidi. Ero ancora là, forse più solo.

mercoledì 12 settembre 2007

Possibilmente con metodo

Con Beppe Grillo i rapporti si guastarono per mia colpa dieci / quindici anni fa quando scoprii che i miei amici pagavano (allora) anche 25mila lire a testa per andare ad ascoltare le stesse identiche cose che dicevo io con la differenza ch'io (anche se inconsapevolmente Grillo e io usavamo talvolta le stesse parole) ero ai loro occhi un dissacratore fin polemico, Grillo no, era simpatico, lui, e lo si poteva pertanto tranquillamente arricchire coi loro soldi.

Ciò detto e pur non amando mai le cose urlate né una certa sguaiatezza di fondo, la manifestazione organizzata lo scorso sabato mi ha in qualche modo colpito, un po' perché in certi slogan e in certo ciarpame ho rivisto i primi vagiti della nascita della Lega, un po' perché trovo legittimo e condivisibile non poterne oltre.

La manifestazione di sabato va bene se verrà seguita da segnali ovvero da iniziative più concrete e serie. Organizzare la protesta ad esempio. In modo lecito e possibilmente propositivo non è meno incisivo che una raccolta di firme per una improbabile legge.

martedì 11 settembre 2007

Venti metri sotto al cielo

Uffa. A me andare lassù è piaciuto sempre poco. Avevo chiesto a Richard di sostituirmi ma ha mal di denti. Farà ridere ma lo capisco, già una riunione sui probabili standard delle politiche fiscali da Sachs è una pizza che te la raccomando ma Van Burel ha detto che qualcuno di noi deve esserci e così è toccato a me. "La ringrazio" gentile l'addetto alla reception che mi porge il pass. Certo che sai la noia esser a piano terra sempre nel più alto grattacielo del mondo e comunque poverino non vede mai il sole. Oh eccomi, accidenti l'ascensore, 10 piani in frenata e non si avverte. Che figata. "Buongiorno, mi chiamo Bergstein, Daniel Bergstein... Grazie, sì d'accordo". Oh m'è toccata la vista su Manhattan, accidenti che cielo manca poco alle nove, che ora insolita... Siam talmente in alto che quell'aereo sembra ci passerà a pochi metri e invece è già alto nel cielo, veramente sta scendendo, deve avere un problema, speriamo ci passi accanto e... Tutto si perse nell'infinito, nel dilaniante dolore di chi impotente guardava al cielo e di chi a un passo dal cielo agognava la terra mentre qualcuno già nell'eterno aveva capito tutto. Noi non ancora

lunedì 10 settembre 2007

No, non sarà la stessa

Strano. La Bindi, quella che rilascia dichiarazioni di fuoco contro una classe politica almeno da "revisionare" partendo dalla protesta di Grillo, che si candida alla guida del Partito Democratico sostenendo la necessità di ""...restituire dignità e autorevolezza alla politica"" (così leggo nel suo manifesto), è la stessa Bindi che indicava di votare NO al referendum che vedeva l'abrogazione di alcune parti della legge 40 che disciplina (in modo vergognoso) le norme sulla fecondazione assistita? Sì? Ma se è la stessa persona, vuol di grazia spiegare agli italiani perché ora, in nome di quella dignità (anche sua) e autorevolezza che intende restituire alla politica, non è a propugnare una revisione di quella legge come allora, e io lo ricordo benissimo, promise? Diversamente perché non tace magari vergognandosi?

venerdì 7 settembre 2007

Altra piazza altro pubblico

Ricordo di quell'unica volta che mi portarono al circo. Faceva freddo. Noi spettatori eravamo tutti compresi dai nostri cappotti e avvolti dalle nostre sciarpe, i clown no, i trapezisti men che meno, il domatore a torso nudo. Ricordo come se fosse un minuto fa quel senso di oppressione che via via chiude lo stomaco fin quando, unica soluzione per poterlo liberare, sembra sia il pianto. Così piansi a dirotto e più gli altri davano mostra di divertirsi più stavo male e piangevno ancora. Bell'esperienza il circo, eppure, il circo, non è che la tiritera della vita ove occorre far ridere così come metter in evidenza la propria bravura o il proprio fare ardimentoso.

Il circo della vita è quello stesso che, ieri, ha visto il mondo dello spettacolo ma anche -se non soprattutto- la televisione presente ai funerali di Gigi Sabani: non sufficientemente pagliaccio né gaglioffo né furbo o coraggioso da far buon viso a cattiva sorte. Fu accusato ed egli sparì. Il circo è andato avanti comunque e oggi si monta la tenda altrove. Avanti c'è posto.

giovedì 6 settembre 2007

Un Grande

In una delle sue ultime interviste Luciano Pavarotti ebbe a dire che dalla vita aveva avuto tutto "Ma proprio tutto" sottolineò "per cui se il Padreterno volesse togliermi tutto all'improvviso, avremmo giusto fatto pari e patta". In questo sta la grandezza di un uomo: nel saper collocare nella giusta dimensione sé stesso e ciò che lo circonda. La consapevolezza che quanto raggiunto, ancorché per propri meriti, è comunque regalia della vita e che nulla è garantito, nulla è dovuto, nulla è obbligo mette i Grandi, ma solo i Grandi, nella condizione di saper passare attraverso fama, benessere e potere senza troppo lasciarsi coinvolgere: fruendo come è giusto di fama, benessere e potere ma senza, di questi, diventarne mai strumento.

Per i più è morto un grande tenore, per me è venuto meno un Grande di cuore e di spirito.

mercoledì 5 settembre 2007

Meglio far invidia

Grazie Cardinale Camillo Ruini ""Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma e Arciprete della Papale Arcibasilica Lateranense, Gran Cancelliere della Pontificia Università Lateranense, Presidente emerito della "Peregrinatio ad Petri Sedem""" (<<- dal sito vaticano). Grazie, dicevo. Ora ch'ella ha inteso volgere il ceruleo sguardo sulle terrene picciol cose che, tra il resto, coinvolgono il mondo laico e talvolta civile dell'Italia dando il suo augusto benestare affinché la legge 22 Maggio 1978 n. 194 "Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza" venga modificata quando va bene com'è, il legislatore, tosto, vorrà provvedere.

Ho citato i suoi titoli cardinale ruini (no, non merita le iniziali maiuscole) perché ancora una volta lei NON ha espresso un'opinione "omnia mundi" ma afferisce il suo dire al quadro normativo italiano specie là ove a proposito della citata legge chiosa ""...e non c’è una situazione culturale e politica per la sua abrogazione"". Lei invita quindi a una modifica della legge intervenendo alla Summer School della fondazione Magna Charta (il cui "chi siamo" sul loro sito è tutto un programma) che in sostanza, vada nella direzione di mortificarne i principi anche perché, ripeto, e son parole sue: ""...non c’è una situazione culturale e politica per la sua abrogazione"".

La sua personale opinione potrebbe interessare e del Cardinale personalmente valuto e forse fin anche apprezzo il pensiero filosofico ma se l'uomo parla a nome dei titoli di cui sopra e ritiene di esercitare un peso sulla coscienza del legislatore col mezzuccio del sottile monito circa il comportamento del buon cristiano, mi perdoni Cardinale, ma mi fa un tantinello pena.

martedì 4 settembre 2007

Leggere al femminile

Prendendo spunto da quanto ho riportato nel mio blog fotografico, mi piace stamane soffermarmi su una realtà che ho riscontrato non proprio da ultimo in libreria: la buona maggioranza degli autori è donna. Forse ho scoperto l'acqua calda ma di certo quando, ragazzo, mi avvicinai alla lettura, non ricordo moltissimi esempi di valide autrici femminili. Senza qui entrare nell'immenso panorama che vuole gusti personali, tendenze letterarie e simpatia rendere inclini verso questa o quell'autrice, mi piace sottolineare quanto leggere al femminile mi apra a visioni, opinioni e modi di sentire, inaspettati perché sconosciuti. L'altra metà del cielo è su carta. Leggiamola.

lunedì 3 settembre 2007

Nulla cambia

Nulla cambia. Sento ancora forte la rabbia e, quel che è peggio, il senso di impotenza quando, appena fuori dallo stadio olimpico chiamai casa per sapere se avevano visto la cerimonia di inaugurazione della Paralimpiadi per venire a sapere che la diretta venne tagliata a una manciata di minuti da un finale di rara eleganza in uno al tripudio di fuochi con accensione del braciere olimpico.

Nulla cambia dicevo, la becera cialtroneria della RAI ieri, alle 13, ha sfumato su Rai2 i Campionati Mondiali di Atletica da Osaka quando era in corsa Antonietta di Martino per il salto in alto e per un sogno, il suo e il nostro, bellissimo. Cialtroni, Cialtroni e Cialtroni... Mai mi stancherò di guardare con disprezzo e schifo a questa mentalità gretta e piccina che vuole il rispetto del nulla e il trionfo del cafone.

Nei giorni scorsi i massimi funzionari dell'ONU in uno col Segretario Generale Ban Ki-Moon (non esattamente Calderoli) hanno fatto l'onore di tenere a Torino una sessione di studi sull'agenda dei prossimi lavori ONU. Visto nulla ai tg RAI?