martedì 20 maggio 2008

L'Italia è servita

Piccolo tam tam della politica italiana:


- E' dello scorso 12 Maggio (ripreso su questo blog il giorno successivo con: "Il dovere istituzionale") il duro intervento del Capo dello Stato Vaticano, sua Santità Benedetto XVI (cfr. foto a margine), sulla legge 194 che ricordo essere legge dello Stato Italiano (cfr. uno per tutti il seguente articolo apparso su Repubblica.it). Quali le reazioni del Ministro degli Esteri Frattini? Nessuna, ci mancherebbe.


- E' del 15 Maggio la dichiarazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia, l'ex Carabiniere, fine costituzionalista dr. Carlo Giovanardi (cfr. foto a margine) che sostiene come una circolare (dell'ex Ministro Turco) non possa modificare una norma del Parlamento (cfr. Repubblica.it). Peccato fine-costituzionalista-giovanardi (che non merita il maiuscolo) che l'art. 7 di quella legge preveda, fatti salvi gli obblighi di cui al comma 1, che con periodicità almeno triennale (comma 3) vengano definite le linee guida contenenti l'indicazione delle procedure e delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Linee Guida quindi (e non circolare) emanate per Decreto dal Ministro Turco in piena osservanza della norma (cfr. MinSalute).


- Ieri 19 Maggio il Ministro degli Esteri Frattini (cfr. foto a margine) nell'intervista resa a Maurizio Belpietro su Canale 5 (cfr. rainews24) auspica che il Premier Spagnolo Jose Luis Zapatero "indichi, ordini" all'esecutivo del suo governo di volersi cortesemente astenere dal rilasciare dichiarazioni "imprudenti ed estemporanee" -quali quelle rese del Ministro del lavoro Celestino Corbachon- sui provvedimenti che il Governo della Repubblica Italiana si appresta a varare in tema di repressione dell'immigrazione. Cosa dunque mi sfugge? Perché il Ministro degli Esteri avverte un dovere istituzionale a momenti alterni?


- E' di oggi questo interessante articolo apparso sul Corriere della Sera circa una sciocchezzuola, una lievissima modifica per Decreto Legge in approvazione domani 21 Maggio al Codice di Procedura Penale là ove si va a concedere, cito testualmente: ""...la possibilità a chi è imputato per reati commessi prima del 31 dicembre di 2001 di chiedere la sospensione del dibattimento per due mesi in modo da valutare se accedere al patteggiamento"". Per quella serie di casualità di cui il mondo è pieno, il Presidente del Consiglio (cfr. foto a margine) è punto l'esempio di chi, di quella modifica, potrà avvalersi.


L'Italia è servita. Alla prossima.

sabato 17 maggio 2008

Lorena da Niscemi

Ma tu, Lorena cosa hai conosciuto dell'amore? Cosa ne sai dolce piccolina di occhi dolci che si commuovono nel guardarti tanto tu, per lui, sei bella? Cosa ne sai di quella malinconia mista a felicità che solo l'amore quando nasce è capace far sentire? Quel molcere il core al suono di quella canzone, al sentir di quel profumo, o abbacinata e persa nell'abbagliante verde della primavera... Cosa? Cosa Lorena da Niscemi che al momento in cui la vita avrebbe potuto iniziare a disvelarsi ai tuoi occhi ha solo mostrato quanto misero, gretto, bestiale e cattivo, possa l'animo umano divenire quando anche l'ultimo dei valori: la vita, ha giusto il peso di un "game over"? Provo una pena infinita nel guadare i tuoi occhi che brillavano. Ora brilleranno in uno a quel firmamento dove un angelo si è aggiunto ai tanti, troppi, vittime di tanta miseria. Volgi altrove il tuo sguardo di perdono Lorena, noi non lo meritiamo.

martedì 13 maggio 2008

Il dovere istituzionale

Mi piacerebbe molto leggere le argomentazioni con cui coloro che sostengono legittime le esternazioni del cardinale di turno, andranno ora a difender qual legittimo il giudizio che il Papa ha inteso formulare verso la legge 194 "Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza". Prevenendo quel che il tirapiedi (laico) del Pontefice: Rocco Buttiglione, l'unico politico costretto a dimettersi da Commissario Europeo per la sua lungimirante definizione sull'omosessualità ("indice di disordine morale"), andrà a sostenere, mi precipito a rammentare che Sua Santità Benedetto XVI è, per la Repubblica Italiana, il capo di uno stato straniero (prima che umile servo e fedele pastore della Chiesa Cattolica). Se nel frattempo non è intervenuta una ulteriore rivistazione del Concordato, rammento che qual cosa buona giusta (sì: "veramente cosa buona e giusta") v'è quella modifica al Concordato siglata nel 1984 tra il Cardinale Casaroli e l'allora Presidente del Consiglio Craxi, che statuì al suo primo punto che: "La religione cattolica non è più la religione di Stato". In tal guisa e a sottolineare come quel parere sia a cura non del presidente della CEI o un suo membro residente in Italia e cittadino italiano ma proprio del Capo dello Stato della Città del Vaticano, l'invito a non voler ingerire sulla vita politica e sociale di questo Paese, l'Italia (la Povera Italia), sarebbe quanto mai doveroso e auspicabile da parte di queste cariche istituzionali (anziché volersi occupare di improbabili querele).

lunedì 12 maggio 2008

Una ragione per indignarsi

La prima domanda da porsi è: il dottor Renato Schifani è stato o no tra i fondatori di una società di brokeraggio: la "Sicula Brokers"? Se la risposta è "no", fine delle discussioni sul Senatore Schifani. Se la risposta fosse "sì" viene a ruota la seconda domanda: lei, Presidente Schifani, nel 1979, conobbe gli altri soci fondatori di Sicula Brokers (finanzieri del calibro di Giuseppe Lombardo e Nino Mandalà)? E, ancora: ne è mai stato Amministratore? Se la risposta fosse ancora "no" la prego di voler scusare il tempo perso. Se la risposta fosse "sì" e se, come presumo, fosse "sì" anche alla domanda se lei è ta i soci fondatori nel 1992 di GMS società di recupero crediti con, fra gli altri, Antonino Garofalo, allora, in quel caso, avv. Schifani, gli indignati siamo noi e lo siamo non perché vittima del "vile" attacco da parte di Marco Travaglio ma perché un individuo come lei è stato chiamato a sedere al posto che fu di De Nicola, di Merzagora, di Fanfani e soprattutto di Spadolini. Si vergognino dunque tutti coloro che amanti del politically correct oggi le mostrano sostegno quando alto e forte dovrebbe essere invece il disprezzo e il grido di chi ha a cuore questo Paese: se ne vada.

martedì 6 maggio 2008

Di delitti, pene e giudizi

Accanto a un delitto invariabilmente giace la sua motivazione. Il rispetto alla e della vita non è costituito da ragioni negoziabili né riducibili a meri fattori culturali o, peggio, ambientali. Dire, come ha affermato il Presidente della Camera, che l'orrido delitto perpetrato a Verona non possa venire ascritto ad alcun "riferimento ideologico" è tanto sbagliato quanto falso. Del resto è sufficiente prestare attenzione alle motivazioni che, appunto e guarda caso, stanno rassegnando gli stessi assassini circa il desiderio di difendere "l’immagine di Verona, città di classe" da chi oltraggia il loro augusto senso dell'ordine e del decoro. Capito signor Presidente della Camera? E sa a cosa ha sempre mirato il sindaco di Verona Flavio Tosi (che mi permetto di rammentarle venne condannato nel gennaio 2007 per isitgazione al razzismo [Wikipedia])? Ma proprio "decoro" e "ordine pubblico" che diamine. Una bimbo di 4 anni venne punto multato perché si accingeva a mangiare un panino seduto sulle scale del Comune (50 Euro, luglio 2007 [Repubblica.it]), giusto per fare un esempio del criterio col quale egli mantiene alto il "decoro" e l'"ordine pubblico" di quella città. Per concludere: è al corrente signor Presidente della Camera del commento cortesemente rilasciato da Andrea Miglioranzi consigliere della Lista Tosi? "Non sono ragazzi da crocifiggere..."[Fabio Poletti - La Stampa]. Capito? Desidera io vada a ricordale, signor Presidente della Camera, a quale Fronte il signor Miglioranzi è iscritto? No? Bene voglio dunque sperare che ove gli impegni inerenti all'alta carica Costituzionale glielo dovessero permettere, ella, signor Presidente della Camera, voglia cortesemente vergognarsi.