giovedì 6 agosto 2009

Ci son notizie e notizie


La scorsa giornaliera dei titoli che riempiono -si fa per dire- le scarne edizioni dei quotidiani, passa da quei cialtroni che per potersi riconoscere han bisogno spicchi nel loro quotidiano vestire un colore quando basterebbe aprissero bocca per immediatamente ahimé riconoscerli nonché tra essi riconoscersi, al quotidiano mesto incedere tra frizzi e lazzi da spiaggia come l'aumento dei prezzi dei carburanti, i molti rimasti senza lavoro e -più in generale- gli sconfortanti dati che emergono dal mondo del lavoro nonostante "tutto lasci intendere si proceda verso la luce", ci racconta chi, con molti denti, troppo sorride e troppo scherza, a voce alta, come tutti coloro -idioti- che credono nessuno si accorga del loro meschino agire e di quanto la realtà sia diversa.

In questo quadro desolante e tristo dove qualcuno ancora crede possano aver luogo cerimonie volte a celebrare l'unificazione dell'Italia quando sappiamo bene che quest'Italia a certuni andrebbe meglio divisa, separata, troncata, moncata, derisa, vilipesa, sbeffeggiata perché questo sarebbe l'unico modo affinché possano giusto in pochi fruire delle poche risorse naturali e industriali del Paese senza dover dunque spartire, condividere, mettere a parte, render partecipi i molti che al contrario in questo Paese credono e lavorano, in questo quadro, dicevo, mi ha molto colpito Matteo.

Matteo è nato cardiopatico, ha subito molteplici interventi e tuttavia come tutti i bimbi, ancorché lui a fatica, cresce. Cresce e adora le macchinine (come le adoravo io), fa "brum brum" come tutti i bambini per simulare il rombo del motore e come tutti i bimbi fotografati nel gioco, ci sorride da quell'istantanea scattata a sua altezza come tutte le foto prese ai bambini dovrebbero essere. Matteo avrebbe compiuto 26 mesi due giorni fa ma, in braccio alla mamma che lo cullava perché si sopisse, ha appoggiato il testolino sulla sua spalla e si è addormentato per sempre. Un angioletto volato in cielo senza che la vita cominciasse a sorridergli.

Queste sono le notizie che colpiscono e fanno tanto male, le altre, quelle inerenti alle gesta di quattro cialtroni devono solo muover un sorriso di compassione.

[la foto, fonte lastampa.it, mostra Matteo sul suo triciclo]