martedì 30 ottobre 2007

Grattacieli no grazie

Per coloro che non vivono a Torino poco importa se in questa città si pianifichi la costruzione di uno, due, o cento grattacieli. A noi torinesi invece importa.

Torino ha un colpo d'occhio dal proscenio della collina e cioè dal Monte dei Cappuccini, dal Colle della Maddalena e dal Parco Europa a Cavoretto, che la rende unica e inimitabile per via del corollario delle Alpi. Un tappeto quasi omogeneo di costruzioni che invoca, ebbene sì, un quadro dell'ottocento.

Atteso che lo sviluppo urbanistico verticale pur non proprio e non appartenente per cultura, storia, tradizione e fin necessità al vecchio continente è stato e ancora viene gradualmente dismesso da tutte quelle città che hanno pur, per un momento, accarezzato il sogno (quasi fallico) della manifestazione di grandezza e possenza con la costruzione di grattacieli, Torino, che più di ogni altra dovrebbe difendere l'armonia e l'eleganza del suo contesto urbano, sembra invece decisa a rovinarlo.

A Parigi almeno ebbero il buon gusto di creare il quartiere moderno della Défense ai margini della città e per quanto non prosegua in quella direzione è e rimane obbrobrioso lo skyline della città dall'Arc de Triomphe che da un lato, attraverso gli Champs-Elysées prima e i giardini des Tuileries poi ha un cono prospettico verso l'Arc de Carrousel e il Louvre, meraviglioso mentre, dall'altra, appunto, spicca per cattivo gusto quella sorta "di coso" che è la Défense.

Mi auguro davvero che i cittadini abbiano almeno modo di esprimere il loro pensiero al riguardo e -soprattutto- mi auguro abbiano la sensibilità di capire ciò di cui Torino NON ha necessità alcuna.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Premetto che non sono contro i gratticieli a priori, però l'idea di questo non mi piace per niente.
Non so se la foto pubblicata da La Repubblica sul futuro skyline di Torino rispecchia le reali future dimensioni del "Torrone", però la Mole sarebbe messa in ombra da un edificio gigantesco che non piare il massimo dell'originalità....

albi(francesca perani) ha detto...

da architetto invece mi viene da chiedere: perche' in italia si indice un concorso di architettura, si sceglie un' architetto e poi si ridiscute nuovamente sul fare o no questo preogetto? fatiche e soldi sprecati..

Fabrizio Zanelli ha detto...

@Massim., la foto pubblicata da Repubblica non tiene conto della prospettiva e quindi, in realtà, visto dalla collina, lo skyline della città non sarebbe come Repubblica paventa anche se, comunque, al pari del grattacielo di Piazza Castello anche quello ipotizzato per Intesa-S.Paolo contribuirebbe non poco -a mio avviso- a rovinare il quadro della città.

@Albi, già ma il tuo è parere da cittadina mentre invece io ad architetto domando: qual è la tua opinione? Non credi che:

A)- Fuxas, dopo aver rovinato parte di piazza della Repubblica (dove non si tratta di questione inerente ad alcun grattacielo ma a semplice sconquasso urbanistico)rovinerebbe di certo quest'altro skyline?

B)- che se proprio ci sentiamo tanto inferiori ad altre città dove la costruzione di grattacieli non ha certo rovinato alcun skyline semplicemente perché... non l'hanno e cito Milano, questi non potrebbero venir costruiti a nord della città dove già ci sono le torri di corso Giulio Cesare e dove la cintura delle Alpi viene meno aprendosi alla pianura padana?

C)- E non credi che, in uno slancio di buon gusto potremmo anche abbattere il grattacielo di Piazza Castello (che non è la sede della Reale Murua Assicurazioni, come ho letto) e -soprattutto- il palazzaccio di fronte al Duomo?

albi(francesca perani) ha detto...

Da esperto conoscitore della tua città è interessante il tuo punto di vista, io in realta' bergamasca ne so molto meno ma :

A)Fuksas ha attuato un progetto che non sembra ne essere finito ne avere la destinazione d'uso che avrebbe dovuto.

B)questa potrebbe essere un'alternativa interessante
hai ragione

C)devo dire che a me il grattacielo di piazza castello piace ;)perche' da un suo tocco alla piazza con un po' di modernità

ora provo a buttarti una nuovo quesito..
Anche prima di costruire la Mole si sarà discusso sullo skyline della città?

Fabrizio Zanelli ha detto...

Non sono un esperto di Futuro Anteriore e decisamente non un contemporaneo di quello squinternato genio di Antonelli.

Fuor di metafora, non credo mai si montino discussioni per il solo piacere di discutere o perché a noi torinesi piaccia lamentarci (chi sostiene questa tesi di solito sostiene anche quella che vuole Torino città misteriosa e a me in genere dà l'idea del coglione) :-)

No, non si è discusso prima di costruire la torre littoria (in ordine alla quale avendo visto il tuo buon gusto mi stupisce tu definisca un che di moderno qualcosa costruito in stile razionalista ancorché "movimenti" il quadro della piazza e in ciò concordo), né, si discusse e ci ritrovammo a fortiori i palazzoni della Rai, il grattacielo della Lancia e da ultimo quell'altra nullità del grattacielo attuale sede degli uffici della Provincia già Telecom.

Così come mi sarebbe tanto piaciuto discutere circa l'irreparabile rovina per mano della Aulenti del Palavela a fronte del quale Annibale e Giorgo Rigotti si saran rivoltati nella tomba dopo averci deliziato con un'opera così leggiadra, mi sarebbe piaciuto discutere sul come gli architetti Francesco Dolza, Massimo Crotti e Piero Felisio riuscirono a "sbaragliare" la concorrenza e parimenti riuscirono a rovinare il piazzale Valdo Fusi...

Magari li avessimo potuto discutere di questi e di altre interessanti porcherie. Ma tu davvero credi che la costruzione di Fuksas definita nel 2004, sulla base del progetto: ""...(omissis)...uno dei punti qualificanti della rinascita urbanistica dell'area di Porta Palazzo"" non sia uno schiaffo allo stile liberty del mercato coperto? Un monumento alla ruggine e al vetro sporco?