mercoledì 12 settembre 2007

Possibilmente con metodo

Con Beppe Grillo i rapporti si guastarono per mia colpa dieci / quindici anni fa quando scoprii che i miei amici pagavano (allora) anche 25mila lire a testa per andare ad ascoltare le stesse identiche cose che dicevo io con la differenza ch'io (anche se inconsapevolmente Grillo e io usavamo talvolta le stesse parole) ero ai loro occhi un dissacratore fin polemico, Grillo no, era simpatico, lui, e lo si poteva pertanto tranquillamente arricchire coi loro soldi.

Ciò detto e pur non amando mai le cose urlate né una certa sguaiatezza di fondo, la manifestazione organizzata lo scorso sabato mi ha in qualche modo colpito, un po' perché in certi slogan e in certo ciarpame ho rivisto i primi vagiti della nascita della Lega, un po' perché trovo legittimo e condivisibile non poterne oltre.

La manifestazione di sabato va bene se verrà seguita da segnali ovvero da iniziative più concrete e serie. Organizzare la protesta ad esempio. In modo lecito e possibilmente propositivo non è meno incisivo che una raccolta di firme per una improbabile legge.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Fabrizio, hai ragione.
Spero che la stratipante figura di Grillo non sposti l'attenzione dal problema: c'è un malessere in Italia, un divario preocupante tra cittadini ed amministratori.
Ma ora cosa succede? C'è da andare avanti, come dici tu in modo propositivo, concreto. Tutto quello che di buono aveva da dire il milione di persone che è sceso in piazza l'8 settembre non deve finire "solo" in uno spettacolo di Grillo.

Fabrizio Zanelli ha detto...

Appunto. E' esattamente questo ciò che intendevo dire. Ora occorre andare avanti con metodo, determinazione e pragmatismo.

La piazza è utile per, lasciamelo dire, l'afflato che dalla gente comune deve pervenire forte e caldo, poi però, attenti a perdersi per strada. "Non perdiamoci di vista" per-davvero !