sabato 17 maggio 2008

Lorena da Niscemi

Ma tu, Lorena cosa hai conosciuto dell'amore? Cosa ne sai dolce piccolina di occhi dolci che si commuovono nel guardarti tanto tu, per lui, sei bella? Cosa ne sai di quella malinconia mista a felicità che solo l'amore quando nasce è capace far sentire? Quel molcere il core al suono di quella canzone, al sentir di quel profumo, o abbacinata e persa nell'abbagliante verde della primavera... Cosa? Cosa Lorena da Niscemi che al momento in cui la vita avrebbe potuto iniziare a disvelarsi ai tuoi occhi ha solo mostrato quanto misero, gretto, bestiale e cattivo, possa l'animo umano divenire quando anche l'ultimo dei valori: la vita, ha giusto il peso di un "game over"? Provo una pena infinita nel guadare i tuoi occhi che brillavano. Ora brilleranno in uno a quel firmamento dove un angelo si è aggiunto ai tanti, troppi, vittime di tanta miseria. Volgi altrove il tuo sguardo di perdono Lorena, noi non lo meritiamo.

2 commenti:

fabris ha detto...

quante Lorena ancora prima che torniamo a renderci conto delle conseguenze delle nostre azioni...e non come chi, confessato il delitto, chiede se può tornare tranquillamente a casa...

Anonimo ha detto...

Come sempre, Fabrizio, Grazie con la G. maiuscola per la tua infinita dolcezza...
...ma che valori stiamo isegnando ai nostri figli?
... vi prego: possiamo tornare indietro?