martedì 16 giugno 2009

Cronaca di un incontro


Chiunque conosca almeno un poco dei modi e del costume della società Americana, sa anche come, per il popolo d'oltreoceano e fin il loro Presidente, sia alquanto comune definire "amico" anche il garzone del lattaio che al mattino gli consegna il prezioso alimento in uno con un quotidiano che contiene almeno venti pagine e due inserti di pubblicità.

Del resto e ancora una volta qualora ve ne sia bisogno, il nostro ha subito mostrato il suo vero volto: prepotente con gli umili, debole coi potenti. Scendendo dalla poderosa berlina statunitense (pare gli sia stato sconsigliato portar seco la vecchia Audi anche per non offendere un Paese che bene o male qualche auto in proprio ancora la produce, come noi insomma). Scendendo dunque dall'imponente berlina Americana, dicevo, ha trovato ad attenderlo una gentile signora incaricata di accompagnarlo dal Presidente. La signora, sorridendo, gli ha teso la mano e lui, il Presidente galantuomo, soppesando da uno a dieci che la signora, nell'insieme delle cariche là rappresentate, doveva contare tre, le ha dato sì la mano guardando altrove (comportamento di rara maleducazione).

Durante la conferenza stampa nonostante il fido Direttore Generale nonché padrone assoluto della Rai: Vespa, si affrettasse ad attribuire al Presidente di tutti meno me, quelle rare capacità che gli statisti di Macherio da tempo gli vanno riconoscendo senza che tuttavia il resto dell'umanità, ahimé, se ne accorga, la ripresa in questione e l'organizzazione tenevano, pare, in unico conto, il Presidente Obama anche perché l'altro, pur comprendendo la salivazione azzerata e il fare umile per una debolezza di pensiero evidente anche a un topo, argomentava con frasi fatte, ampia gesticolazione, frasi a effetto di grande impatto sul capo dell'amministrazione precedente: Bush (anche perché legati dallo stesso cervello), ma direi meno sull'attuale.

In conclusione e dopo ampi cenni di assenso il Presidente del Consiglio è stato velocemente scaricato anche perché stava entrando alla Casa Bianca il campione della NBA (National Basketball Association) King James al secolo LeBron James verso il quale gli Americani e il loro Presidente nutrono più interesse e stima che non a un vecchio puttaniere.

[L'immagine mostra il Vessillo Nazionale (per la cui difesa e onore, sempre lo ricordo, in molti diedero la vita) con, purtroppo, al centro, il bollino blu di una nota marca di importazione banane]

1 commento:

Laura Raffaeli ha detto...

uno che dice prima di partire "vado tutto abbronzato da obama.." secondo te ha voglia di guardare in faccia qualcun'altro oltre i prodigi da chirurgo estetico realizzati su sé stesso? poi mica era di una velina la mano che ha stretto! ;)
ciao a presto, laura