venerdì 5 giugno 2009

Frizzi e lazzi all'Asinara


Giungono in rete attraverso El Paìs (il noto quotidiano spagnolo) alcune delle fotografie scattate da Antonello Zappadu: il fotoreporter accusato di aver violato alcuni aspetti della vita privata del presidente del consiglio. Il mio caro e giovane amico Luca (*) manifestando il suo disgusto, richiama a tal proposito l'episodio raccontato dal giudice Antonino Caponnetto -fondatore del pool antimafia-.

Caponnetto, in un articolo per il periodico SudOvest amaramente ricorda che nel 1985 ""Per quel soggiorno all’Asinara, Falcone e Borsellino [trasferiti nel giro di pochissime ore e per quindici giorni su segnalazione fondata di probabile attentato] dovettero persino pagare le spese di soggiorno per loro e le loro famiglie.” Del resto, non prevedendo la Contabilità Generale dello Stato, alcuna forma di “regalia”, venne al riguardo emessa regolare quietanza per i giorni di permanenza nella foresteria di Cala D’Oliva. Nulla da eccepire.

Già, nulla da eccepire se non che l'immoralità non tanto di colui che tra le sue mura (allargate prima della pertinente legge), può far lo schifo che crede ma per l'utilizzo che costui fa del denaro pubblico, dell'immagine di sé ch'egli propugna come diamantina di fronte alla bandiera (quando non si appisola), alla nazione e a Dio. L'immoralità di chi vorrebbe metter a tacere i suoi vizi per mezzo dei suoi sgherri.

A noi non è dato di vedere e di (ahimè) leggere ma sappiate che il meschino viene citato all'estero come pubblicità comparativa al peggio (Svezia e Olanda), quando non viene altresì deriso (Germania) e, con lui, il nostro Paese... Il Paese per cui i citati Falcone e Borsellino morirono, quello per la cui bandiera son morti in migliaia prima che Bossi, col vessillo nazionale, non minacciasse di pulirsi il culo. Povera Italia.

(*) - futuribilepassato
(**) - l'immagine mostra i Giudici Falcone e Borsellino - "Perché quel sorriso viva per sempre"

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Cito a caso: Dalla Chiesa, Terranova, Matarella, La Torre, Falcone, Borsellino... senza dimenticare chi faceva da scorta per pochi soldi...
mi vien da pensare che essi siano morti invano...
Mi dispiace profondamente per loro...
grazie Fabrizio, come sempre.
roberto

Laura Raffaeli ha detto...

pensi bene roberto: sono morti invano, e pure consapevoli di essere colpiti proprio da chi finanzia l'antimafia.
gli eroi? sei uno dei pochi che ricorda le scorte, famiglie intere distrutte per sempre per ognuno dei caduti in divisa..
anch'io in un mio post ho scritto quanto sia vergognoso e imbarazzante dire che sono di cittadinanza italiana, ma mi rivolgevo a coloro che chiamo lecchini, coloro che formano impalcatura fragile e scadente che rappresenta l'unico appoggio per un nano clown in decadenza, tristissima e squallidissima, ciao laura

Vale ha detto...

Dobbiamo farlo vivere noi, per sempre

Fabrizio Zanelli ha detto...

Non saprei che aggiungere se non che vi ringrazio per il vostro sempre fattivo (e a me caro) contributo

Edo ha detto...

Se un briciolo dei poveri Falcone e Borsellino fosse in ognuno di noi, e guidasse ogni nostra azione...le cose andrebbero sicuramente meglio....in tutto.

Fabrizio Zanelli ha detto...

Concordo pienamente Edo !