martedì 4 marzo 2008

Due vite un amore

Chissà qual era il nome che pronunciato ti induceva a fremere contento con negli occhi la luce della gioia. Chissà se hai lottato, se per quell'istinto naturale alla vita ti sei ribellato urlando al nulla l'impotenza e la disperazione. Chissà. Vi hanno trovati insieme, uno accanto all'altro in quell'alloggio lassù, alveare anonimo alla periferia della città dove un uomo troppo solo è spirato prima di Natale. Nessuno ha cercato lui, nessuno ha cercato te. Eri la sua ragione di vita e lui della tua. Qualcosa però mi porta a ritenere che hai fatto nulla. L'istinto si è piegato al dolore e alla rassegnazione. Se avessi guaito forse ti avrebbero udito ma cosa sarebbe cambiato. No, meglio lasciarsi andare al ricordo dei giorni felici, insieme a lui. Due vite un amore.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

quanto si può essere soli !!!!1

Vale ha detto...

Tremendo,,,,
ti abbraccio e grazie di tutto