martedì 4 dicembre 2007

I Blog

Prima di tutto mi scuso verso quei lettori, quantunque pochi, che dovessero aver provato un moto di delusione nel veder fermo per qualche giorno questo blog. Se c'è cosa che odio è vedere dei blog fermi, abbandonati, o svogliatamente proseguiti con aggiornamenti idioti pur di dire "ci sono". I blog quale proiezione del proprio io che, alla resa dei conti della costanza e dell'impegno, si rivolvono in miserrimi fallimenti.

Altra cosa è l'interpretazione del blog quale moderno diario nel quale la chiave di accesso, un tempo velatamente nascosta con la segreta speranza venisse trovata, è davvero lì alla portata di chiunque sappia scoprire questo o quell'angolo.

Anche la scrittura quindi è venuta mutando in una metamorfosi che l'ha vista assurgere se non a vette di lirismo, di certo a un eloquio non così simile al parlato quotidiano che, per contro, è ancora e sempre utilizzato nel tema stiracchiato dal titolo improbabile assegnato dall'insegnante talvolta anch'egli stanco e svogliato come i suoi studenti.

Chi apre un blog e lo aggiorna con costanza si ritaglia invece un angolo in cui stile, modo e criterio di esposizione (nonché certamente i contenuti), procura un numero di lettori più o meno vasto che spinge l'autore nella giusta direzione del far meglio: del non deludere chi lo legge. Il circolo che si crea -tutt'altro che vizioso- altro non fa che favorire la nascita di amicizie tra persone con identità di vedute, quelle che siano e ciò, in ultima analisi e contrariamente ai soliti benpensanti da quattro soldi, è la prova come la rete funga da catalizzatore più che da detonatore di vizi, manie e perversioni.

1 commento:

albi(francesca perani) ha detto...

condivido e credo tu abbia saputo spiegare in modo chiaro quale sia l'importanza di fare gestire e credere in un blog