mercoledì 12 dicembre 2007

Chiamatemi Intrepido !

Al maestro spirituale Tenzin Gyatso (al secolo meglio e più noto come Dalai Lama), verrà conferita domenica 16 dicembre 2007 la cittadinanza onoraria della città di Torino. Nel 1989 all' "Oceano di saggezza" -così secondo fonti Wikipedia si può tradurre "Dalai Lama"- venne assegnato il Premio Nobel per la pace stante il suo modo non violento di resistere alla Cina e all'occupazione del Tibet sin dal 1949. Dal momento che la Cina ha fatto sapere che sono in serio pericolo le esportazioni dirette alla nostra città di prodotti contraffatti e parimenti sembra che anche gli Involtini Primavera siano a rischio, pare, secondo accreditate fonti cittadine, che la massima autorità spirituale della scuola Gelug, verrà ricevuto dal Consiglio Comunale nella sala rossa del bar gelateria Fiorio dove in modo davvero informale il sommo potrà gustare un buon gelato al Gianduja offertogli dal Sindaco. Allo scopo di non compromettere il delicato equilibrio economico e politico torino-cinese (= torinese), i vertici di Regione e Provincia offriranno dal canto loro un vermouth al vecchio tibetano in luogo non ancora reso noto alla stampa. Taluni mormorano che possa trattarsi dello studio privato di casa Raffestin (marito della Presidente Bresso)...

Dottor Lama, a cerimonie terminate, sarò ben lieto di offrirle una pizza da Eataly e guardi che ardire: lo dico persino qui, alla faccia dei cinesi !!!

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Gran bel pezzo Fabrizio! :-) Non ne avevo sentito parlare della cittadinanza torinese al Dalai Lama.
Va bè, come sai sono un po' fuori zona... :-)

Fabrizio Zanelli ha detto...

Prego Massim. :-)

Vale ha detto...

Non lo sapevo anch'io....che vergogna! vivo in un altro mondo..

matilde ha detto...

anche Ghiglia quando ha scritto la motivazione del conferimento ha fatto veri equilibrismi per non dispiacere ai grandi taroccatori.

gobettiano ha detto...

Ma sempre nel bar gli coferiranno la cittadinanza di Torino? Mi pare proprio un'idea da nani ed ometti a Torino comea Roma.

Fabrizio Zanelli ha detto...

Eheh no Luigi gliela conferiranno nella Sala Rossa vera, quella del Municipio ma la mia è stata un'iperbole perché anche qui, per non scontentare la potente Cina, han giustificato la cittadinanza onoraria non già per l'uomo, la vita e il pensiero ma perché vincitore del Premio Nobel per la Pace e Torino decide così di dare la cittadinanza onoraria a coloro che vincono il Nobel per la Pace.

Quindi sì, sempre scelte da da ometti, concordo ma almeno non si troveranno al "bar Montecitorio" come mi pare accada a Roma.

@Stellavale, non ti preoccupare non sei tu a vivere in un altro mondo è la nostra città ad essere troppo riservata. Non si parlerà addosso, questo è vero, ma qualche volta la non pubblicità e il troppo riserbo son fin ridicoli. Ricordo un articolo di Gramellini sulla Stampa poco prima delle Olimpiadi circa quest'argomento: faceva scompisciare dal ridere :-)

homing pigeon ha detto...

ciao Fabrizio,

grandiosa ironia. Si apprezza particolarmente se sei un torinese (come me, anche se emigrato..). Per capire i luoghi, le usanze, le maniere della torinesità.

La sala rossa del bar Fiorio è geniale.

Continuo la mia inchiesta dal di dentro sulla questione tibetana come è vista in Cina. Prima o poi pubblicherò qualcosa.

a presto,
HP

Elisabetta Locatelli ha detto...

non essendo torinese non ho purtroppo capito molto dei luoghi e dell'ironia...però anch'io mi sono stupita dell'ipocrisia con cui la questione è stata trattata...se fosse solo per le esportazioni cinesi avremmo da guadagnarne, suppongo che i nostri imprenditori siano molto più preoccupati del calo delle esportazioni italiane verso la Cina di prodotti di lusso per i loro ricchi (che dopo anni di comunismo adesso si arricchiscono peggio che nel capitalismo occidentale)