mercoledì 15 agosto 2007

Ferragosto, nessuno al suo posto

In punta di piedi, in un'estate tutt'altro che torrida ecco giunta la festa di mezza Estate: Ferragosto. E' il giorno in cui pare un attentato alla salute psichica se solo si ventila l'ipotesi di non partire non si sa per dove pur di partire, andare, via via. Lontano. Oddio, "lontano" è una parola grossa poiché il più delle volte ci si blocca alle porte di altre cittadine di mare o montagna dove tutti sembrano essersi dati appuntamento dal momento che son fuggiti da tutto.

Chissà dove viaggerà oggi la fantasia del bimbo trovato in un ipermercato alle porte di Torino e tenuto in grembo da una mamma che non è la sua e dove viaggerà quel ragazzo che ieri sera l'ho visto sciogliere nell'acqua presa da una fontana due bustine di zucchero, facendo così cena e dove, infine, quel signore che a un parcheggio due giorni fa mentre aspettavo il turno per uscire l'ho visto tendere e poi nascondere la mano furtiva. "La ringrazio di cuore" mi ha detto in un italiano perfetto senza inflessioni per un euro.

Chissà, chissà dove saranno mentre noi ci sentiremo aguzzini per aver trattato da mostro (o semplice evasore), Valentino Rossi da Tavullia dove mi dicono è stata persin costruita una università che l'ha laureato. Solo lui. Poi è stata abbattuta.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E in questo giorno di vacanza per molti, un pensiero a chi oggi ha invece lavorato, sopratutto -permettetemelo-per un amico che, sono certa, ha fatto parte di questa schiera. Un caro saluto a Bruno, nella speranza che almeno oggi l'afflusso al pronto soccorso sia stato più moderato.
Un abbraccio.

Fabrizio Zanelli ha detto...

Ottima idea Anna, un saluto al caro Bruno nella speranza ci legga !