sabato 26 aprile 2008

Lettera aperta al Sindaco di Milano

Lei Signora Brichetto Arnaboldi non mi dirà che non rammenta quando cade il Natale vero? Ebbene, a sua futura memoria, le rammento che anche la Festa della Liberazione di questo Paese dal dominio nazista e dalla dittatura fascista cade di 25. Ha visto? Uguale uguale al giorno di Natale, solo, anziché nel mese di dicembre (non erano comodi, nel 1945, a Natale, tra tutti gli alleati e il C.L.N. a liberare l'Italia) provvidero nel mese di Aprile. A me duole molto signora Sindaco di Milano che lei si sia scordata questa data al punto di prendersi degli impegni (!!!) Ciò è sbalorditivo e, vieppiù, di quali collaboratori ciarlatani ella si avvale se non provvidero -con cortesia ed eleganza- a rammentarglielo per tempo? Ma li cacci immantinente senza perdono alcuno. Del resto Signora Brichetto Arnaboldi non ho ragione di pensare ch'ella non volesse sfilare per le vie della città così come fece il 25 Aprile 2006. Lo rammento perché di lì a poco si tennero le elezioni che la videro eletta a Sindaco di Milano. Milano, signora Brichetto Arnaboldi è città sì da bere ma bersi con Milano la sua storia che è anche storia di questo Paese non è serio e codesta città non lo merita. Come? Chi è quel buffo signore con la fascia tricolore nella foto piccola? Ah, è il Sindaco di Torino mentre appunto stava dedicando il 25 Aprile ai caduti sul lavoro e, in particolare, agli operai della Thyssen. Si chiama Sergio Chiamparino e lui sì, è persona seria. Lei si vergogni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma la signora Arnaboldi non è figlia di un partigiano? Forse s'è dimenticata pure di questo...
Comunque tra i due sindaci c'è un mondi di differenza. Io mi tengo volentieri il nostro, che ho avuto modo di conoscere di persona qui a Roma.